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17.12.2025

La prevenzione delle frodi nel traffico dei pagamenti in Svizzera 

Le truffe online sono sempre più sofisticate. Qual è il grado di preparazione delle banche svizzere contro questo fenomeno, e cosa fanno concretamente gli istituti per proteggere la propria clientela? Dopo la pubblicazione dello studio preliminare sulla prevenzione contro le frodi Richard Hess, responsabile Digital Finance, spiega quali risultanze rivestono un peso particolare, come le banche consolidano in modo mirato i propri punti di forza e perché, grazie a un’intensa collaborazione e a elevati standard di sicurezza, il settore è ben posizionato per contrastare con efficacia le nuove forme di truffe. 

I tentativi di frode divengono sempre più sofisticati. Quali sviluppi si osservano attualmente? 

Assieme al phishing, i tentativi di frode rientrano da anni fra le segnalazioni pervenute con maggiore frequenza presso l’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS). In questa categoria rientrano ad esempio le chiamate a nome di false autorità, la truffa dell’anticipo (offerte di investimento fittizie o fatture falsificate), lotterie fraudolente (usate come offerte-esca per impossessarsi di dati personali o per carpire pagamenti), oppure anche la truffa dei piccoli annunci, con offerte di vendita falsificate o processi di pagamento manipolati.

Quali sono le cause di questa intensificazione del fenomeno? 

Gli sviluppi attuali sono dovuti a molteplici motivi: uno di essi risiede senz’altro nelle odierne possibilità tecniche. I tool supportati dall’intelligenza artificiale (IA) hanno oggi costi molto bassi e sono facilmente accessibili, tanto da consentire anche ai meno esperti di creare testi, voci o video di realismo tale da trarre facilmente in inganno. Secondo singoli studi, oltre il 40% di tutti i tentativi di frode scoperti nel settore finanziario e del traffico dei pagamenti in Europa è ormai generato o supportato da tecnologie IA. I criminali si avvalgono di metodi quali deepfake, identità sintetiche e social engineering mirato, al fine di ingannare le persone e accedere così a dati sensibili o a mezzi finanziari.

... per i criminali si tratta dunque di un’attività altamente lucrativa. 

Proprio così: studi attuali stimano che le perdite sul versante dei consumatori a seguito di scam ammontino in tutto il mondo a oltre 400 miliardi di dollari statunitensi. Anche la Svizzera non è immune da questo fenomeno. Secondo le statistiche di criminalità della polizia, nel 2024 sono stati registrati oltre 42 000 casi di ciberfrode, con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente.

Come reagiscono le banche svizzere? 

Le banche svizzere sono consapevoli della crescente minaccia rappresentata dalle truffe online. L’incremento delle frodi di pagamento mina infatti la fiducia della clientela nei mezzi di pagamento digitali, genera costi inutili e accresce il rischio di reputazione. Le banche attuano pertanto misure mirate per informare e proteggere al meglio i propri clienti. 

Oltre ad accorgimenti sul piano tecnico e organizzativo, in tale novero rientrano anche interventi specifici di sensibilizzazione. Una componente centrale è costituita dalle campagne di consapevolezza (c.d. awareness) per la clientela e il personale, attuate sia dalle banche stesse, sia anche attraverso iniziative come ad esempio EBAS o card-security. L’obiettivo è quello di informare in merito ai pattern di frode attuali e di fornire consigli concreti su come proteggersi.  

Sul piano tecnico, le banche puntano sia su sistemi di sicurezza a più livelli con standard elevati, in grado di individuare e bloccare i pagamenti sospetti, sia su un’autenticazione sicura grazie a sistemi multifattore, soluzioni biometriche o, in misura crescente, anche elementi adattivi basati sul contesto. Vengono inoltre attuate restrizioni di tipo organizzativo, come ad esempio l’esclusione di ordini di pagamento via e-mail o ulteriori meccanismi di verifica in caso di videochiamate.

In quali ambiti il settore individua dei potenziali di miglioramento? 

Oltre alle misure a livello di singolo istituto, lo studio preliminare dell’ASB (disponibile in inglese, tedesco e francese) indica che una collaborazione più stretta in determinati ambiti è opportuna per accrescere l’efficacia e l’efficienza delle misure esistenti. Tali sforzi comprendono campagne di sensibilizzazione coordinate, l’analisi interbancaria dei dati delle transazioni nonché uno scambio strutturato di know-how specialistico trasversalmente a singoli mezzi di pagamento e settori. Di rilevanza particolare è il coinvolgimento di ulteriori soggetti, segnatamente aziende di telecomunicazioni, marketplace digitali e social network, in quanto questi attori spesso costituiscono a loro volta un anello delle catene di frode. Altrettanto decisiva per il successo è anche l’integrazione delle informazioni e degli elementi apportati dalle autorità cantonali di polizia nel quadro della situazione in costante mutamento.

E come si prospetta l’attuazione di queste raccomandazioni? 

Sul versante dell’attuazione delle campagne comuni di sensibilizzazione si sono tenuti ulteriori colloqui tra gli attori di pertinenza e le banche. Per il prossimo anno l’enfasi sarà posta sull’ulteriore precisazione di obiettivi perseguiti, roadmap tracciate e governance pianificata. Sono fiducioso che nel 2026 sapremo mettere a segno importanti progressi per avvicinarci ulteriormente a questa ambizione comune. 

Anche per quanto riguarda le misure tecniche sono state condotte ulteriori verifiche di fattibilità. Il previsto servizio di valutazione del rischio dovrà supportare gli istituti nell’identificazione ancora più precisa e, soprattutto, condotta in tempo reale delle transazioni sospette all’interno del network bancario. In quest’ottica, sulla base delle proprie transazioni pregresse nella rete, la banca mittente può disporre il computo di un valore di rischio già durante l’attivazione del pagamento, integrando tale parametro come ulteriore segnale nei propri modelli di rischio. Il sistema continuerà poi ad apprendere costantemente per individuare nuovi pattern di frode e al contempo ridurre al minimo il numero dei falsi allarmi (false positive), in modo da non bloccare inutilmente i pagamenti legittimi. Come riferimento viene preso tra l’altro un approccio comparabile, adottato presso EBA Clearing

L’ASB è inoltre impegnata nell’intensificazione mirata del confronto specialistico sia fra esperti in materia di frode provenienti da diversi settori, tra cui traffico dei pagamenti, telecomunicazioni, marketplace online e social media, sia tra tali soggetti e le autorità competenti. L’obiettivo è quello di individuare tempestivamente scenari di frode nuovi o via di evoluzione e di sostenere al meglio il settore nelle attività di prevenzione e di contrasto e nell’attuazione di misure comuni. Una frode si dipana lungo una catena complessa, in cui numerosi comprimari svolgono un ruolo decisivo. Per questo motivo è imprescindibile una stretta collaborazione di tutte le parti coinvolte: dai meccanismi di protezione contro le pratiche di SIM swapping e caller-ID spoofing presso gli operatori telecom, passando per il blocco degli account fraudolenti sulle piattaforme fino alle azioni di contrasto contro i profili fake e le campagne di scam sui social media. Una procedura coordinata è decisiva per garantire misure di prevenzione efficaci e al contempo proporzionate. Su questo aspetto prioritario focalizzeremo le nostre attività nel corso del prossimo anno, di concerto con un gruppo di lavoro dedicato.

Quali conclusioni è possibile trarre in merito al ruolo delle banche nella prevenzione delle frodi? 

I criminali finanziari operano oggi all’interno di reti transnazionali organizzate in modo altamente professionale. Un’efficace azione di contrasto alle frodi nell’era dei servizi finanziari digitali richiede pertanto ben più di un adeguato equipaggiamento tecnologico: presuppone un profondo rapporto di fiducia e un’intensificazione della collaborazione tra le banche e ulteriori attori. La piazza finanziaria svizzera dispone delle condizioni migliori per dare vita a misure efficaci nella prevenzione delle frodi attraverso una cooperazione ancora più assidua. 

Per questo motivo, l’ASB ha definito la prevenzione delle frodi come priorità strategica dell’Associazione e porta avanti le attività del suo gruppo di lavoro per intensificare il confronto reciproco con le banche e varare nuove misure efficaci, sempre di concerto e in sinergia con una platea allargata di partner. 

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