Quantum Computing

L’asticella dei requisiti posti ai sistemi IT delle banche viene costantemente innalzata. In prospettiva futura, il volume di dati in continuo aumento e il crescente impiego dell’intelligenza artificiale (IA) potrebbero portare questi sistemi al limite dell’operatività. Dinanzi a un simile scenario, il quantum computing sta acquisendo una rilevanza sempre maggiore. Negli ultimi anni questa tecnologia è passata dall’essere una tematica prettamente di fantascienza all’affermazione come una realtà scientifica a tutti gli effetti, e ben presto compirà il primo passo dal laboratorio all’industria. La domanda decisiva quindi non è più se tale tecnologia prenderà piede, ma quando lo farà e in che modo. 

Anche se i principi fisici che si celano dietro al quantum computing appaiono di non facile comprensione e questi sistemi non trovano ancora un impiego su vasta scala, i potenziali effetti sul settore finanziario appaiono sempre più evidenti. In questo contesto, la tecnologia rappresenta sia un’opportunità che una sfida. Grazie alla loro capacità di effettuare simulazioni e calcoli complessi in modo più efficace e preciso, i computer quantistici dischiudono nuove possibilità di applicazione. 

Su questo sfondo, in una relazione di esperti, l'ASB ha identificato quattro aree di applicazione dell'informatica quantistica nel settore bancario, evidenziandole come esempi: 

  • Nell’ambito della gestione e del monitoraggio dei rischi, i computer quantistici permettono l’analisi di interdipendenze complesse tra valori patrimoniali e derivati, nonché un monitoraggio pressoché in tempo reale. 
  • Nel portfolio management, i computer quantistici sono in grado di ottimizzare i portafogli grazie a calcoli paralleli e simulazioni migliori, consentendo così di conseguire rendimenti più elevati. 
  • Nel trading algoritmico, grazie a questi sistemi si ha la possibilità di definire algoritmi più efficaci e precisi per la negoziazione sui mercati finanziari. 
  • Infine, i computer quantistici consentono una creazione e un allenamento più rapido e conveniente di modelli di IA, che possono poi trovare applicazione nella quotidianità operativa per fornire modelli previsionali più precisi ed efficienti. 

Oltre a queste opportunità, il quantum computing comporta tuttavia anche nuovi rischi, che vanno affrontati in particolare attraverso l’adeguamento a procedure di cifratura quantistica. A causa dei rischi dovuti ai cosiddetti attacchi «harvest now, decrypt later» e all’estesa tempistica di preparazione per l’introduzione di una crittografia quantum-safe, sotto questa prospettiva il quantum computing rappresenta già oggi una sfida da prendere sul serio. 

Gli autori della relazione di esperti raccomandano pertanto l’adozione di seguenti misure a vari livelli:  

  • Le banche sono sollecitate ad aggiornare costantemente le direttive di sicurezza esistenti e sviluppare una roadmap per l’introduzione di una crittografia quantistica sicura. Gli istituti sono inoltre chiamati ad ampliare costantemente le loro competenze in materia di quantum computing in collaborazione con organizzazioni e istituti di ricerca specializzati, in modo da accrescere la loro agilità in vista di un’applicazione di questa tecnologia su una scala molto più ampia. Ciò comporta in particolare anche il sostegno della ricerca applicata in collaborazione con università e istituti di ricerca svizzeri, in modo da rafforzare il reciproco know-how e garantire in futuro un pool di talenti sufficientemente ampio. 
  • Le autorità normative e di vigilanza del settore finanziario dovrebbero poi intrattenere un dialogo costante con il settore per comprendere appieno gli ambiti di applicazione del quantum computing nel campo finanziario e individuare per tempo eventuali necessità di regolamentazione. Dal nostro punto di vista, per quanto concerne il contesto normativo non sussiste per il momento alcun fabbisogno d’intervento. I possibili rischi derivanti dall’utilizzo del quantum computing sono sufficientemente coperti dalle attuali regolamentazioni, strutturate in modo neutrale in termini tecnologici e basate su principi. 
  • Al fine di garantire la concorrenzialità e la capacità innovativa nonché la resilienza della piazza finanziaria svizzera in una prospettiva di lungo periodo, l’impiego delle nuove tecnologie come il quantum computing, l’IA e la Distributed Ledger Technology (DLT) risulta decisivo. In quest’ottica occorrono anche in futuro una stretta collaborazione del settore con gli istituti di ricerca, vie di comunicazione snelle così come un’elevata disponibilità e capacità di adattamento da parte degli istituti finanziari. È questa la chiave del successo, che anche in prospettiva futura deve essere opportunamente mantenuta e promossa. 

Le istanze decisionali del settore finanziario, le autorità e il mondo politico devono gettare già oggi correttamente le basi sia per poter sfruttare nei prossimi decenni le opportunità offerte dai computer quantistici nel settore finanziario, sia per saper individuare e arginare tempestivamente i rischi connessi a queste innovazioni. Forti di questo atteggiamento lungimirante, gli stakeholder suindicati creano condizioni quadro ottimali per una piazza finanziaria svizzera competitiva, innovativa e resiliente, oggi così come in futuro. 

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