Requisiti estremi in materia di capitale proprio pregiudicano la concorrenzialità. L’ASB mette in guardia dai rischi e dai costi per la piazza finanziaria e produttiva svizzera
Dichiarazione dell’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) in merito all’apertura della procedura di consultazione sulla copertura tramite fondi propri di partecipazioni estere.
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Nell’ambito della crisi di Credit Suisse il vero problema non risiedeva nei requisiti di capitalizzazione troppo bassi, bensì piuttosto nelle ampie deroghe concesse dalla FINMA. L’insegnamento specifico che si può trarre dalla vicenda è quindi quello di escludere in futuro tali eccezioni. Il Consiglio federale intende invece inasprire sensibilmente la copertura tramite fondi propri delle partecipazioni estere, sebbene una simile misura non sia prevista negli standard internazionali, né tantomeno venga praticata dalle piazze finanziarie concorrenti come Stati Uniti o Europa.
Questo provvedimento comporterebbe una netta riduzione dell’appeal per le attività internazionali gestite a partire dalla Svizzera. Proprio queste attività contribuiscono invece in misura significativa al successo, all’autorevolezza e all’immagine globale della piazza finanziaria elvetica. Circa la metà dei circa 9300 miliardi di franchi di patrimoni della clientela amministrati in Svizzera provengono infatti da clienti domiciliati all’estero. Ritenere ingenuamente che i costi derivanti da questi requisiti estremi possano essere riversati sui mercati esteri e che la clientela in Svizzera resti esente da conseguenze è un pensiero completamente alieno dalla prassi e dalla realtà.
L’ASB respinge quindi con veemenza questo requisito massimo proposto in materia di copertura tramite fondi propri. Esistono peraltro alternative concrete che, pur producendo un effetto specifico e mirato, risultano al contempo proporzionate e attuabili nell’ambito del pacchetto globale di misure. L’adozione di soluzioni estreme finirebbe per colpire tutti noi. E alla fine a pagare un conto salato a causa di una rarefazione e di un rincaro dei crediti e dei servizi sarebbero imprenditrici, imprenditori e clienti. Inoltre abbiamo bisogno di un’analisi approfondita e di una stima complessiva degli effetti economici prodotti sull’economia reale. A tale riguardo, il settore finanziario non è stato ancora consultato.
Il Consiglio federale ha di recente indicato come l’alleggerimento del quadro normativo sia una misura prioritaria di politica economica. Tale obiettivo deve dunque rispecchiarsi anche a livello di regolamentazione bancaria. La piazza finanziaria e quella produttiva procedono a braccetto. Di conseguenza, al centro devono essere sempre collocati l’orientamento agli obiettivi, l’adeguatezza, la proporzionalità e il rafforzamento della competitività.
L’ASB studierà ora in dettaglio il progetto sulla copertura tramite fondi propri di partecipazioni estere e prenderà parte in modo costruttivo al prosieguo del processo.
Ulteriori informazioni sono disponibili qui.