FATCA Foreign Account 
Tax
 Compliance Act 

FATCA è l’acronimo di «Foreign Account Tax Compliance Act» e indica una legge fiscale statunitense con cui gli USA fanno valere unilateralmente il loro diritto all’imposizione fiscale dei propri cittadini in tutto il mondo.

La normativa FATCA è indirizzata agli istituti finanziari di tutto il mondo ed esige che questi inoltrino annualmente alle autorità tributarie statunitensi informazioni su tutti i conti e i depositi intestati a soggetti fiscalmente imponibili negli USA. Come mezzo di pressione, su tutti i proventi generati da titoli statunitensi viene utilizzata una ritenuta alla fonte punitiva del 30%. Per gli istituti finanziari, l’attuazione delle disposizioni FATCA comporta oneri amministrativi di notevole entità. 

Accordo FATCA 

Come numerosi altri Paesi, anche la Svizzera ha stipulato con gli Stati Uniti un trattato internazionale per l’applicazione agevolata della normativa FATCA, il cosiddetto Accordo FATCA, sulla base del quale è stata poi emanata la Legge FATCA in vigore dal 2014.  

L’Accordo FATCA attualmente in corso si fonda sul cosiddetto Modello 2 in base al quale, previo consenso dei clienti interessati, gli istituti finanziari svizzeri consegnano le informazioni soggette a obbligo di notifica direttamente all’autorità fiscale statunitense IRS. Senza consenso dei clienti viene invece effettuata una notifica aggregata in forma anonimizzata di determinate informazioni. Sulla base di tale comunicazione aggregata, l’autorità statunitense può poi esigere la trasmissione di dati relativi a conti o clienti specifici, ad esempio mediante una richiesta di assistenza amministrativa, laddove tale opzione risulti praticabile ai sensi della convenzione sulla doppia imposizione tra Svizzera e Stati Uniti. 

Auspicato un cambio di modello 

Da quando l’Accordo FATCA è stato negoziato, le condizioni quadro nel contesto internazionale sono fortemente cambiate per le banche. In particolare l’ampia diffusione del sistema di Scambio automatico di informazioni (SAI), a cui attualmente aderiscono oltre 100 Stati, ha aperto nuovi scenari. Il Modello 2 appare quindi superato. Il Consiglio federale ha pertanto dato mandato per avviare trattative con gli Stati Uniti circa il passaggio a un accordo FATCA reciproco basato sul cosiddetto Modello 1.  

Secondo il Modello 1, in futuro determinate informazioni di conto dovrebbero ad esempio transitare in entrambe le direzioni, ovvero anche in senso contrario dagli Stati Uniti verso la Svizzera. Per le banche svizzere si rafforzerebbe inoltre la sicurezza giuridica, in quanto con il Modello 1 le notifiche sarebbero indirizzate all’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) invece che, come finora, direttamente all’autorità fiscale statunitense IRS. Verrebbero inoltre meno ulteriori obblighi onerosi per le banche, come ad esempio una certificazione FATCA su base regolare. Nel complesso si stima che il passaggio al Modello 1 consentirebbe agli istituti di risparmiare costi, in particolare anche alla luce della ridondanza con il SAI.  

I negoziati per un cambio di modello sono stati avviati già da diversi anni, ma fino ad oggi non è stato ancora possibile raggiungere un accordo definitivo. L’ASB è impegnata affinché tale avvicendamento di modello non comporti possibilmente alcun onere aggiuntivo. 

Comitato di specialisti qualificati FATCA 

Al fine di istituzionalizzare il dialogo tra le autorità fiscali e il settore finanziario in merito all’attuazione congiunta delle disposizioni FATCA è stato costituito il Comitato di specialisti qualificati FATCA. Questo organo esamina le questioni interpretative che sorgono in sede di attuazione dell’accordo FATCA e ne standardizza l’applicazione pratica. Poiché né la Svizzera né le banche sono autonome nell’interpretazione del FATCA, in caso di dubbio vengono consultate le autorità statunitensi competenti. 

La conduzione del Comitato di specialisti qualificati è in capo alla Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SFI. Vi partecipano inoltre varie autorità e organizzazioni settoriali, tra cui in particolare anche l’ASB.   

Esperti

Andreas Rohrer
Policy Advisor Tax & Economic Policy
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