Sanzioni 

Le banche in Svizzera si attengono con il massimo rigore alle regole e alle misure sanzionatorie vigenti a livello nazionale, internazionale e sovranazionale. Attualmente l’enfasi è posta sui provvedimenti in relazione alla guerra in Ucraina. 

In Svizzera la Confederazione può disporre misure coercitive per applicare le sanzioni volte a far rispettare il diritto internazionale pubblico, in particolare i diritti dell’uomo, adottate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa o dai principali partner commerciali della Svizzera stessa (art. 1, cpv. 1 Legge sugli embarghi). Il Consiglio federale è competente per emanare le misure coercitive (art. 2, cpv. 1 Legge sugli embarghi).

Posizione dell’Associazione svizzera dei banchieri (ASB)

  • Le banche svizzere si attengono con il massimo rigore a tutte le leggi e a tutti i provvedimenti vigenti, incluse le sanzioni comminate da organi svizzeri, internazionali e sovranazionali.
  • Gli istituti bancari dispongono di opportuni controlli e processi per assicurare il rispetto delle disposizioni vigenti e impedire violazioni a riguardo. Integrità e reputazione costituiscono infatti importanti fattori di successo per la piazza finanziaria elvetica.
  • La Svizzera dispone di un efficace e rigoroso dispositivo di difesa contro il riciclaggio di denaro, dotato di un ampio e incisivo corollario di obblighi di diligenza e di notifica. In tale ambito, l’Associazione svizzera dei banchieri si impegna a favore di un ulteriore sviluppo su base continuativa delle misure di compliance.
  • La Svizzera e la sua piazza finanziaria vogliono una politica sanzionatoria efficace e integra sotto il profilo dello stato di diritto. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un adeguato coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder. L’Associazione svizzera dei banchieri apporta il proprio contributo con cinque principi guida incentrati sulle sfide della politica elvetica in materia di sanzioni.

Attualmente l’enfasi è posta in particolare sulle misure relative alla situazione in Ucraina. Il 28 febbraio 2022 il Consiglio federale ha deciso di recepire le sanzioni varate dall’Unione europea (UE) nei confronti della Russia, rafforzandone così l’efficacia. L’Associazione svizzera dei banchieri opera a stretto contatto con le autorità competenti per quanto concerne le questioni relative all’attuazione delle misure sanzionatorie e, in tale contesto, mette a disposizione dei propri membri un’apposita piattaforma di informazione e di confronto.

Patrimoni di clienti russi presso banche in Svizzera

In merito ai patrimoni detenuti da clienti russi presso le banche in Svizzera si pongono varie domande a cui di seguito verrà data opportuna risposta.

Qual è l’entità stimata dall’ASB per i patrimoni detenuti dai clienti russi presso le banche in Svizzera? 

L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) ha stimato che i patrimoni facenti capo a clienti russi presso le banche in Svizzera ammontino a un ordine di grandezza di circa CHF 150 miliardi (stato: marzo 2022). Segnatamente, si tratta di averi finanziari («bankable assets») amministrati presso le banche in Svizzera. Immobili, partecipazioni in società non quotate, opere d’arte, veicoli, natanti e altri cespiti patrimoniali non sono considerati come averi finanziari e non rientrano pertanto nel computo della suddetta stima.

In che modo l’Associazione svizzera dei banchieri è giunta alla propria stima? 

L’ASB ha effettuato la propria stima sulla base delle indicazioni fornite dagli operatori del settore finanziario, con successiva plausibilizzazione condotta di concerto con vari esperti di mercato. La suddetta valutazione non è il risultato di un rilevamento statistico esatto, bensì costituisce una mera stima di mercato. A causa della mancanza di dati statistici precisi e in considerazione della volatilità dei mercati finanziari, la cifra definitiva non appare tuttavia quantificabile con esattezza.

Qual è la definizione esatta di «clienti russi»? 

Con questa definizione si intendono i cittadini russi o le persone fisiche residenti nella Federazione russa. Secondo la stima dell’ASB, i «clienti russi» sono pertanto anche le persone che oltre a un passaporto russo sono titolari anche di uno o più ulteriori passaporti di altre nazionalità (doppia cittadinanza), nonché le persone di nazionalità russa residenti al di fuori del territorio russo.

Qual è il rapporto tra gli averi e le risorse economiche pari a CHF 7,5 miliardi nonché i 15 immobili notificati alla SECO come bloccati (data di riferimento al 25 novembre 2022) e la stima formulata dall’ASB? 

Gli averi e le risorse economiche bloccati ai sensi degli artt. 15 seg. dell’Ordinanza sull’Ucraina e notificati alla SECO sono di proprietà o sotto il controllo di persone, imprese e organizzazioni indicate in maniera nominativa nell’elenco riportato nell’Allegato 8 dell’Ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina (spesso indicate per semplicità anche come «persone sanzionate»).

Qual è il rapporto tra i depositi notificati alla SECO fino al 3 giugno 2022 sulla base delle restrizioni di deposito ai sensi dell’art. 21 dell’Ordinanza sull’Ucraina, pari a CHF 46,1 miliardi (secondo il comunicato stampa della SECO del 1° dicembre 2022) e la stima formulata dall’ASB? 

Soltanto se il totale complessivo dei depositi per cliente presso una determinata banca o istituto supera la soglia di CHF 100 000 interviene il divieto di cui all’art. 20 dell’Ordinanza sull’Ucraina, secondo cui non è più consentito accettare nuovi depositi che eccedono il valore complessivo di CHF 100 000. Inoltre, in questi casi deve essere effettuata una notifica alla SECO ai sensi dell’art. 21 dell’Ordinanza sull’Ucraina. I depositi esistenti di importo superiore a CHF 100 000 vanno notificati alla SECO in forma aggregata. Concretamente, la notifica deve comprendere il numero delle relazioni d’affari interessate e la somma dei relativi saldi attuali.

L’obbligo di notifica ai sensi dell’art. 21 dell’Ordinanza sull’Ucraina trova inoltre applicazione soltanto per le relazioni d’affari che rientrano nella sfera di applicazione dell’art. 20 cpvv. 1 e 2 dell’Ordinanza stessa. Di conseguenza, fino al 3 giugno 2022 (termine ultimo per la presentazione della notifica) erano esclusi dall’obbligo di notifica tutti i cittadini russi e/o i clienti russi titolari anche di nazionalità svizzera (doppia cittadinanza svizzera-russa)1 o di uno Stato membro SEE (doppia cittadinanza russa e di uno Stato membro SEE). Dall’obbligo di notifica sono esentate anche le persone fisiche che dispongono di un titolo di soggiorno a tempo determinato o indeterminato per la Svizzera o un altro Stato membro SEE. Pertanto, una parte preponderante dei patrimoni di clienti russi amministrati da banche in Svizzera è di fatto esentata dalle restrizioni in materia di depositi e dall’obbligo di notifica alla SECO. La Svizzera attua queste misure con modalità analoghe a quanto avviene nell’UE.


 

1 I 30 Stati SEE sono costituiti dai 27 Paesi membri UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria), nonché da Islanda, Liechtenstein e Norvegia (fonte)

A quanto ammontano i patrimoni dei clienti russi amministrati da succursali estere di banche svizzere? 

Le nostre stime si basano sulle attività contabilizzate in Svizzera (booking center Svizzera), ovvero su tutte le relazioni d’affari gestite da istituti finanziari in Svizzera nell’ambito della loro licenza bancaria elvetica. Non siamo invece in grado di fornire indicazioni circa gli averi pertinenti detenuti presso le banche svizzere in altri booking center. Per i booking center al di fuori della Svizzera trovano applicazione le sanzioni e gli obblighi di notifica dei rispettivi Paesi, i quali possono essere contattati direttamente per ottenere le opportune informazioni.

Esperti

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Responsabile Legal & Compliance
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Specialista Compliance
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